Vegas Jones, il 2018 è stato il suo anno: l’ultimo singolo è 1000 domande

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Si chiama 1000 domande ed è il nuovo singolo del rapper milanese Vegas Jones: uscito il 21 dicembre, è il […]
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Si chiama 1000 domande ed è il nuovo singolo del rapper milanese Vegas Jones: uscito il 21 dicembre, è il secondo estratto da Bellaria: Gran Turismo, il repack dell’album uscito a marzo scorso e dal quale è tratto il singolo Malibù, certificato disco di platino.

E’ un buon momento per Vegas Jones, all’anagrafe Marco Privitera, classe 1994, da Cinisiello Balsamo: il 2018 è stato l’anno della sua esplosione, con collaborazioni importanti con artisti come Guè Pequeno, Gemitaiz, Emis Killa, Maneskin e Baby K, e numeri da capogiro in termini di views e download: 41 milioni di stream su Spotify e più di 34 milioni di views su YouTube per Malibù, circa 2 milioni di views per Brillo, altro singolo estratto dall’album.

Ma che cos’ha di “speciale” questo ragazzo per emergere in un contesto come quello della trap moderna, già ricca di stelle e stelline e costantemente in aggiornamento?

 

Marco inizia da giovanissimo, durante il liceo: nel 2016 entra nell’etichetta di Don Joe e l’anno successivo in Universal, dove porta a casa il grande successo di Malibù e le tante collaborazioni (fra cui quella con OneRepublic). Il suo nome d’arte arriva dalla sua grande passione, il cinema e in particolare Quentin Tarantino: Vincent Vega è il personaggio interpretato da Travolta in Pulp Fiction mentre Jones è in onore del rapper americano Nasir Jones.

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Intervistato da Vanity Fair in occasione dell’uscita del repack di Bellaria (anche questo titolo è personale, viene dal soprannome che gli avevano affibbiato gli amici del quartiere), Vegas ha parlato così della sua musica:

La mia trap è uno stile di vita: la faccio perché mi piace e perché non riesco a stare senza. Non faccio musica solo per ragazzini, anche tanta gente più matura mi scrive per dirmi che apprezza quello che scrivo. Ho bisogno di fare musica per capire quello che ho sbagliato e quello che sto vivendo: mi consolo scrivendo canzoni, sperando che un fan si possa rispecchiare per superare un momento difficile

In un’altra intervista (a La Stampa) incitava invece i genitori a non avere paura di lui, a leggere i suoi testi ed accompagnare i figli ai concerti: il primo, per chi volesse raccogliere l’invito, è il 17 febbraio al Fabrique di Milano.

Maneskin
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