Shade, non il solito rapper: “Sono una pecora nera”
Esce il 16 novembre Truman, il nuovo album di Shade, che vanta featuting di tutto rispetto (da J Ax a Federica Carta, da Nitro a Emma Muscat, Grido e Bouchra) e che si presenta come un vero e proprio show, anche perché il rapper ci ha abituato ormai alla sua vena (talentuosissima) da entertainer.
“Truman letteralmente indica l’essere una persona all’interno di un mondo di personaggi. – dichiara ai nostri microfoni – L’idea è venuta a Christopher, il mio manager. Mi ha consigliato di fare un pezzo con questo concetto, visto che entrambi siamo super fan del cinema e del film The Truman Show. Mi ha detto che sono sempre uguale, nella vita di tutti i giorni e sul palco. Non c’è un cambiamento. Forse c’è semplicemente un’esagerazione, ma di ciò che già sono”.
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Un ruolo non facile per Shade, soprattutto in un periodo in cui il rap in Italia è caratterizzato da personaggi sopra le righe.
“Mi sento una pecora nera. – afferma infatti – A volte mi arrivano insulti, mi dicono che sono uno sfigato, proprio perché non aderisco a una corrente o a un determinato tipo di atteggiamento. Non ostento troppo le cose che ho. Gli unici soldi che ho li spendo in maglie della Juve o in giochi della PlayStation. Preferisco una serata a giocare a Fifa ad una nel privé. Sono cose che non mi appartengono. Pazienza se qualcuno mi considera uno sfigato, sono proprio così“.
Come dimostrano brani come Amore a prima Insta o Replay, anche in amore Shade – rispetto ai colleghi – preferisce andare controcorrente.
“Mi viene spontaneo essere così, quindi è difficile soprattutto a ridosso di un’uscita, come questa del disco. – ci spiega – Mi faccio mille paranoie, penso che magari la gente possa non capire o prendermi in giro. Solo che non posso vivere realizzando i progetti pensando a come li vuole la gente. Non ne esci più. Io sono questo, purtroppo o per fortuna”.
Infine, chiediamo a Shade un commento sulla sua passione per il doppiaggio.
“Il doppiaggio è un modo per essere ogni giorno una persona diversa. – ci risponde – Ho fatto di tutto, ma quelli che preferisco sono proprio i personaggi completamente diversi da me. Ho ancora quella magia negli occhi grazie al doppiaggio. Spero continui”.