“Mi sono interessato alla stabilità di questi oggetti: nella vita reale, per esempio, le bolle di sapone sono soggette a forze e si tratta di capire quanto la forma ideale cambi sotto l’azione di forze esterne. – ha spiegato – Per capire come è cambiata la bolla di sapone confronto una bolla ideale con quella reale, deformata da forze esterne, pensando a questi oggetti come composti di particelle”. Secondo lo stesso principio, Figalli ha dunque studiato come si muovono le nubi. “L’idea è di fotografare le nubi in periodi ravvicinati. – spiega ancora – Sappiamo che le nuvole sono composte da vapore acqueo: nelle foto vediamo immagini di miliardi e miliardi di particelle mosse da una configurazione a un’altra e il problema è dire come si è mossa ciascuna particella. Con i miei collaboratori ho sviluppato la teoria necessaria e l’ho applicata per risolvere equazioni delle meteorologia. Per un’applicazione diretta ci vorranno anni, ma diventano possibili applicazioni concrete per modelli meteo”.
La storia di Alessio Figalli, il vincitore della Medaglia Fields, il Nobel della Matematica Fischieranno le orecchie ad Alessio Figalli […]