Mahmood, l’EP Gioventù Bruciata: “In questo EP c’è tutto me stesso”
Il 21 settembre è uscito Gioventù Bruciata, l’EP di debutto di Mahmood, che si era già fatto conoscere al pubblico con singoli come Uramaki, Milano Good Vibes e – prima ancora – Pesos. I ben informati ricorderanno tuttavia le esperienze di Alessandro Mahmoud (in arte Mahmood), sia sul palco di X Factor (ha partecipato alla sesta edizione nel 2012) che a Sanremo Giovani nel 2017, dove presentò il brano Dimentica, vincitore – tra l’altro – del concorso Area Sanremo.
Dark Polo Gang, esce Trap Lovers: la nostra intervista
Ecco, dimenticate tutto. Perché il Mahmood del 2018 è indubbiamente un artista nuovo e, non a caso, ricco di impegni. Come autore, Alessandro ha infatti messo la firma in calce a Nero Bali – tormentone estivo di Elodie in featuring con Michele Bravi e Gué Pequeno – e continua a scrivere, sia per sé che per altri. Gioventù bruciata, come spiega anche ai nostri microfoni, è tuttavia la fotografia perfetta di ciò che Alessandro è, in primo luogo, come cantautore: un mix di contemporaneità, cosmpolitismo e scrittura catchy che nessuno, in questo momento, vanta nel nostro paese.
Nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano, Mahmood è riuscito a infondere nella propria musica elementi differenti tra loro, che riescono a creare un flusso unico e irresistibile.
“Lavoro da tre anni e mezzo a questo Ep, ci ho messo dentro i brani che mi rappresentavano di più. Parla di me, delle cose che ho vissuto e del modo in cui vedo la realtà. – ci spiega Mahmood – C’è tanta malinconia nei miei pezzi, e mi piace collegare le musiche alle immagini”.
